venerdì 11 luglio 2014

In edicola: Real Life


Perché a forza di parlare di storia si finisce per dimenticare di starla vivendo, cerchiamo di conoscere le nuove pubblicazioni.
Real Life. Cos’è?
Si tratta del nuovo fumetto made in Disney, il cui numero uno è sbarcato in edicola questo giugno incasellandosi perfettamente nel panorama disneyano italiano di produzioni alternative a topi e paperi come per i fortunati Witch e Monster Allergy.
Di cosa parla?
Real Life parla di tre ragazze, stessa scuola, vite diametralmente opposte: Amber, la reginetta dei social network, Andrea, leonessa nella pallavolo disastro in tutti gli altri campi ed Andrea, genietto della scienza, con l’animo di un’artista.


Tre ragazze, stessa scuola e stessa ora di punizione, in biblioteca con un computer disponibile e da lì l’idea di creare un profilo fasullo su Real Life (la versione in questo fumetto di Facebook). Thomas Anderson, un nome buttato lì per lì, con un disegno per foto-profilo e per contorno tutto quello che le tre hanno sempre voluto dal loro ragazzo ideale.
Un bel sogno già… almeno fino a quando il ragazzo “inventato” non si presenta a scuola il giorno dopo.
Coincidenza? Magia? E soprattutto: cosa fare?
Per saperne di più non resta che correre in edicola, agguantare eventuali arretrati e scoprirlo da sé.
Graficamente il fumetto è estremamente gradevole. I colori nitidi si sposano perfettamente con lo stile di disegno che risulta limpido e capace di trasmettere con forte chiarezza gli stati d’animo dei personaggi principali e non.


Da sottolineare: l’uso moderno delle vignette, che scappano dalla griglia classica per aprirsi e chiudersi adattandosi alla pagina, lo stratagemma dei finti messaggi  online e la presenza fuori vignetta di versioni “chibizzate” dei personaggi principali per comunicarne le emozioni.
Proprio per questa sua “modernità” narrativa, la serie in alcune occasioni fatica a prendere il largo a causa della lettura troppo appesantita dalla sequela di commenti fuori campo.


Il secondo numero (attualmente in edicola) “Io sono Giulietta”,  si riscatta da buona parte degli handicap riscontrati nel primo: la lettura risulta infatti più chiara e la storia arriva a toccare momenti di notevole profondità espressiva.

In sintesi, Real Life è una creatura giovane a cui bisogna dare fiducia… io almeno farò così.




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